Analizzando i dati raccolti dell’Istituto nazionale di statistica sulle cause di morte è evidente notare che il calo delle malattie infettive, nel suo insieme, era già ampiamente avviato prima dell’introduzione delle vaccinazioni di massa.
Come si può vedere dal grafico, a partire dal 1963 l’andamento è sempre decrescente ma il calo significativo dei decessi era avvenuto già negli anni precedenti. I vaccini, quindi, non risultano responsabili della diminuzione della mortalità per le malattie infettive della popolazione italiana dal 1891 ad oggi.
Inoltre nel 2014 i morti per malattie infettive per le quali è previsto il vaccino sono stati complessivamente 38 (su un totale di 598.670 morti complessivi).
Nei documenti qui allegati si possono leggere le statistiche integrali Istat sui decessi per causa, provincia di residenza, classe di età e genere.
Nota metodologica
Per quanto riguarda gli anni dal 1887 al 1955, i dati sono stati presi dalla documentazione dell’Istituto Centrale di Statistica “Cause di Morte 1887-1955”.
I dati relativi agli anni 1961 e 1971 sono stati estratti, invece, dai relativi Annuari Statitici Sanitari pubblicati dall’Istat.
Dall’anno 1981 in poi, i dati sono stati estrapolati attraverso i file Excel (con i decessi per Causa) richiesti al Contact Centre dell’Istat. I dati sono stati incrociati con le classificazioni internazionali ICD9 fino al 2002 e ICD10 dal 2003 in poi.
Per maggiori informazioni scarica i dati ufficiali Istat:
- Anni 1887-1955 (file Pdf, 17,5 Mb);
- Anni 1961 (file Pdf, 291 Mb), 1971 (file Pdf, 233 Mb), 1981 (file Xls, 14,6 Mb), 1991 (file Xls, 15,3 Mb) e 2001 (file Xls, 13,1 Mb), classificati secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati ICD09 (file Xls, 624 Kb);
- Anni 2011-2014 (cartella compressa, 14,8 Mb), classificati secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati ICD10 (file Xls, 403 Kb).
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